Cassazione, automobilista campano batte le assicurazioni: caro polizze da rimborsare

Gli automobilisti richiedono alle assicurazioni auto, un rimborso per l’aumento del costo delle Polizze Auto, pari al 20%. Cifra che è stata pagata dal 1996 al 2000. é stata quindi data libertà totale alla Cassazione. Questo fatto era già stato reso noto nel verdetto dell’autorità garante di questo mercato e quello della concorrenza, il quale ha sanzionato le imprese assicuratrici per aver reso le polizze italiane le più care di tutta l’Europa.

L’avvocato Adriano L. ha fatto ricorso. Questo automobilista campano già nel 2006 si era mosso, dichiarando che la propria compagnia assicurativa doveva restituirgli il caropolizza che aveva subito. La corte di appello di Napoli si era rifiutata di concedergli il rimborso e quindi la restituizione del proprio denaro.

Con la sentenza 27527 la Cassazione ha sottolineato che questo genere di cause, che sono state attivate da molti automobilisti, ha una data di prescrizione che decorre dalla pubblicazione del provvedimento che serve a indicare il diritto di rimborso per ogni cittadino italiano.

Adriano L. però non si è arreso. Il rimborso a cui aveva diritto è di 1.051,85€ (esclusi gli interessi). In poche parole il 20% dei premi che ha pagato nei tre anni di caropolizza.

La cassazione risponde che non è corretto sostenere che il Garante non abbia pronunciato niente sull’incremento dei premi da pagare e l’intesa illecita. Anzi, ribadiscono che sono state formulati ampi rilievi, che riescono a giustificare la presunzione in merito a tale collegamento.

L’Agcm ha quindi detto che questo scambio di informazioni è andato al di fuori del fine ultimo e lecido delle imprese assicuratrici.

Gli ermellini ritengono che sia interesse dell’ordinamento giuridico di risarcire tutte le vittime del mercato libero.

Come possiamo vedere, esistono le frodi da parte degli automobilisti contro le compagnie assicurative, ma anche quest’ultime, non sono da meno.

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