Secondo una nota del CRIF pubblicata ad Aprile 2015, “La richiesta di prestiti personali e finalizzanti da parte delle famiglie è aumentata del 10,8% rispetto al mese di Aprile 2014”. Gli Italiani che sono in cerca di mutui o di prestiti senza garanzie per soddisfare le proprie esigenze sono quindi sempre più numerosi. Quali sono però le caratteristiche che differenziano mutui e prestiti?
1) Mutuo
Un mutuo è un vero e proprio contratto stipulato tra la parte mutuante, che mette a disposizione una determinata somma di denaro, e la parte mutuataria, che si impegna a restituire tale somma comprensiva degli interessi maturati su di essa.
Solitamente il mutuo viene erogato dagli istituti bancari, prevede un rimborso sul medio-lungo termine e viene utilizzato per importi molto elevati o per l’acquisto finalizzato di un bene, principalmente per l’acquisto di una casa.
Proprio per questa motivazione, al mutuo è riconosciuto uno scopo sociale e gode quindi di alcune agevolazioni fiscali.
Dato l’ammontare ingente dell’importo, le banche chiedono delle garanzie reali per l’emissione del mutuo, la più frequente è sicuramente l’ipoteca sulla casa, che garantisce l’acquisizione del bene finanziato in caso di mancata restituzione del prestito.
Come nel caso del prestito personale, il mutuo viene rimborsato a rate che possono avere diverse cadenze: la più utilizzata è quella mensile, ma non sono rare anche le trimestrali e semestrali.
L’importo delle rate e la lunghezza del prestito viene definita nel piano di ammortamento, concordato alla stipula del contratto.
Sempre nel piano di ammortamento vengono definiti gli importi delle spese di gestione (invio della documentazione, rinnovo dell’ipoteca ecc.) ed, in alcuni casi, anche le commissioni per l’incasso delle singole rate.
Non bisogna inoltre dimenticarsi delle spese notarili che ammontano in media dai 1.500 ai 5.000 euro.
2) Prestito personale
Questa tipologia di prestito viene solitamente utilizzata per importi minori rispetto al mutuo, anche perchè l’importo massimo finanziabile ha in genere un tetto di 31.000 € e le tempistiche di rimborso sono relativamente più brevi, si va infatti dai 12 ai 120 mesi.
Ci possono essere due tipologie di prestito personale:
finalizzato all’acquisto di un bene oppure no.
Le statistiche riportano che in Italia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentate del +11,1% le richieste di prestiti finalizzati (cifra sostenuta in gran parte dai finanziamenti per auto e moto) e del +10,6% le domande di prestiti personali per il credito a consumo.
L’importo medio delle domande presentate agli istituti di credito italiani è di 8.439 euro.
La preferenza di questa tipologia di prestito è data solitamente dal fatto che gli organi finanziatori non hanno bisogno di garanzie reali ma si affidano di solito a documenti come la busta paga o l’importo della pensione, le quali testimoniano la possibilità del finanziato di estinguere il debito.
Quando richiediamo un prestito dobbiamo fare ben attenzione ad alcuni elementi che andranno a gravare sull’ammontare della nostra spesa totale:
– TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): Esprime il tasso complessivo del finanziamento e comprende le spese di istruttoria, le spese di incasso delle rate e gli altri oneri obbligatori.
– TAN (Tasso Annuo Nominale): Calcola gli interessi al netto di tutte le spese collegate alla pratica, viene utilizzato per confrontare le varie proposte di finanziamento.
In conclusione, prima di richiedere un mutuo oppure un prestito personale è bene calcolare attentamente l’importo delle spese accessorie e fare numerosi confronti tra i vari istituti che emetteranno il credito.