Banche dati protestati e cattivi pagatori: l’aggiornamento è obbligatorio

Una nuova legge interviene sul rapporto banche dati e cattivi pagatori. Le nuove disposizioni si riferiscono al cattivo pagatore che non è riuscito a ottemperare fino a tre rate del mutuo contratto con l’istituto di credito di riferimento.

 

In passato, i protestati e cattivi pagatori che si ritrovavano in questa situazione venivano equiparati a coloro che non riuscivano a pagare le rate per diversi anni: questo costringeva i malcapitati a un lungo iter burocratico (quasi due anni) per regolarizzare la propria posizione e richiedere l’aggiornamento delle banche dati per i cattivi pagatori.

 

Oggi, invece, se entro dieci giorni lavoratori dal primo avviso, i cattivi pagatori ottemperano al debito con i relativi interessi, le banche dati per i cattivi pagatori saranno obbligate per legge ad aggiornare i dati entro 15 giorni lavorativi dall’avvenuto pagamento.

 

L’intervento legislativo arriva per cercare di arginare il fenomeno: il complesso iter burocratico (che prevede anche il riconoscimento da parte del tribunale dell’avvenuto pagamento) finiva per intasare i fori di competenza, costringendo anche i cattivi pagatori ad aspettare diversi anni anche per una sola rata non pagata.

 

Come vengono aggiornate le banche dati per i cattivi pagatori quando si tratta di più rate non pagate? L’iter è decisamente complesso. Una volta ottemperato al debito, le banche dati per i cattivi pagatori hanno tempo 24 mesi per regolarizzare la posizione del debitore. In questo tempo, al protestato viene negata qualsiasi formula di finanziamento.

 

Ottemperare al debito risulta comunque il primo passo per passare all’aggiornamento delle banche dati. I cattivi pagatori che non pagano e continuano a essere insolventi devono aspettare 36 mesi dal termine del contratto del finanziamento non pagato per poter richiedere la prescrizione.

 

Anche una volta ottenuta questa soluzione, resterà comunque molto difficile ottenere un finanziamento (se non in formule speciali che escludono di fatto il debitore dalla procedura di pagamento, come le cessioni): prima si riesce a pagare, prima si ottiene l’aggiornamento delle banche dati per i cattivi pagatori. La nuova legge persegue l’obiettivo di dare ai cattivi pagatori un modo per rientrare più velocemente nel debito contratto, senza dover attendere anni solo per una mensilità.

 

L’iniziativa si applica solo per chi ha saltato semplicemente una rata: per gli altri protestati o cattivi pagatori, la consulenza di un esperto potrebbe essere l’unica soluzione per ridurre i tempi di attesa.

Comments

comments