Come ricorrere ad un servizio di recupero crediti

In un periodo di crisi economica come quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, ricevere i soldi da chi deve darceli può essere molto difficile. I motivi per cui i debitori non ci pagano possono essere tanti, e vanno dal fallimento della loro azienda, all’impossibilità materiale di consegnare i soldi, a volte anche alla vera e propria truffa ai nostri danni. Insomma, ci sono una serie di cause diverse che, tuttavia, puntano sempre ad un’unica conseguenza: i nostri soldi non li abbiamo ancora.

Per questo motivo può essere utile, specialmente se la cifra è alta, rivolgersi ad un servizio di recupero crediti, che si occuperà per noi della parte da cui non riusciamo a venir fuori in alcun modo. Ma come funziona un servizio di recupero crediti professionale ed efficiente e, soprattutto, quanto può costare?

Per rispondere alla prima domanda servizi di recupero crediti si possono pagare sia con una cifra ben precisa, sia a percentuale in base a quanto dobbiamo recuperare. Può essere richiesta una cifra tonda che include una serie di servizi, ma più frequentemente viene chiesta una quota (10%, 15%), così da garantire un servizio sempre equo in base a quanto dobbiamo avere. 

Il funzionamento di questo tipo di servizi, invece, si compone di due parti. La prima è quella stragiudiziale, nella quale viene effettuato il lavoro “sul campo”, ovvero rintracciare il debitore ed intimare il pagamento; la seconda, se la prima non va a buon fine, è quella giudiziale, nella quale un ufficio legale inizia tutte le pratiche necessarie all’azione della giustizia, compreso quindi il pignoramento dei beni.

La prima fase è in assoluto la più importante e, soprattutto, si cerca di evitare di giungere alla seconda che sarebbe onerosa per l’intero sistema, oltre che per l’azienda che si occupa del recupero dei crediti; inoltre passare alla seconda fase porterebbe ad un prolungamento dei tempi di recupero, in linea con i tempi della giustizia del nostro paese, che non sono proprio cortissimi.

Per questo, la prima fase è quella in cui si cerca di indurre il debitore a pagare proprio per evitare il ricorso alla giustizia, che per lui avrebbe conseguenze sicuramente peggiori. Un insieme di conoscenza della legge, per poter agire sempre in modo impeccabile, ma anche di conoscenza della mediazione, generalmente portano alla risoluzione del problema e quindi al recupero dei soldi del cliente che si è rivolto al servizio di recupero crediti. 

Servizi che, peraltro, riescono anche a risolvere situazioni intricate, come quella nel quale il debitore non si riesce a trovare, per cui si affidano ad agenzie di investigazione privata, oppure quelle in cui il debitore si trova in un paese estero, e in questo caso un’agenzia italiana, con la conoscenza delle leggi del nostro paese, si dovrà rivolgere ad un’agenzia corrispettiva che si trova all’estero.

Nel caso, che è sempre possibile, il servizio di recupero crediti non riesca a risolvere il problema per motivi vari, al cliente sarà richiesta solamente una somma minima per l’avvio della pratica, non essendo disponibile un capitale sul quale calcolare la percentuale. Insomma, male che vada non avremo da spendere troppo e questo costituisce una garanzia importante per il cliente anche nel caso in cui il credito non venga recuperato.

 

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